La tragedia del Ponte Morandi del 14 agosto costò la vita a 43 persone. Ora Genova ha di nuovo il suo ponte. Cordoglio e orgoglio
GENOVA – Esattamente 720 dopo la tragedia del Ponte Morandi, che costò la vita a 43 vittime, Genova ha di nuovo il suo ponte. Il 3 agosto, alla presenza delle istituzionie di circa 500 invitati, é stato, infatti, inaugurato il ponte Genova – San Giorgio.
Come quel drammatico 14 agosto di due anni fa pioveva. Poco prima del taglio del nastro, per, un meraviglioso e nitido arcobaleno ha illuminato la nuova opera e la Val Polcevera; non i ricordi perché nessuno potrà e dovrà mai dimenticare. E in quella luce improvvisa a rischiarare un momento intenso non si volesse vedere qualcosa di soprannaturale, di sicuro non si può potrebbe non cogliere un messaggio di speranza. Per un domani migliore e, soprattutto, perché quello che é successo due anni fa non si ripeta mai più.
“Costruire un ponte è un gesto di pace. Io auguro a questo ponte di essere amato, adottato, non è facile essere erede di una tragedia. E credo che sarà amato, perché è semplice e forte come questa città. Vorrei che questo ponte fosse visto di ferro e arie, costruito in acciaio e forgiato nel vento” –ha detto l’architetto Renzo Piano, che quel ponte lo ha pensato, progettato e donato- È un ponte di luce, da qui chi viene dal Nord vede la luce che arriva dal mare. Penso al poeta Giorgio Caproni che definisce ‘Genova di ferro e di vento’. Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento”.
Le misure
Il ponte Genova – San Giorgio misura 1067 metri. É costruito con una struttura mista acciaio-calcestruzzo con 18 pile in cemento armato e 19 campate: quattordici da 50 metri, tre da 100 metri, una da 40,9 metri e una da 26,27 metri. Per realizzarlo sono stati fatti scavi per un volume complessivo pari a 80.000 metri cubi, mentre sono 9.000 le tonnellate di acciaio utilizzate per l’armatura della struttura e 17.000 quelle che sono servite per la carpenteria metallica.